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Visita all'Osservatorio Astronomico di Brera.
Da passepartout di Philippe Daverio . Brera non è solo la Pinacoteca .

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In occasione del trentesimo compleanno di Napoleone fu aperta per la prima volta al pubblico, il 15 agosto 1809 la Pinacoteca di Brera.

Passepartout ha dedicato  due appuntamenti per conoscere meglio la complessa storia di Brera, vera e propria istituzione culturale di Milano.

Brera non è solo la Pinacoteca con le sue grandi opere d’arte antica e moderna, tra cui capolavori del Mantegna, Caravaggio, Piero della Francesca, Raffaello, Botticelli, ma anche un complesso di altre strutture e di istituti culturali di notevole interesse storico e scientifico.

 

In questo primo appuntamento Passepartout visita come prima tappa il Palazzo di Brera un contenitore di magie e documenti storici e culturali di grande interesse e rilevanza, dalla botanica all’astronomia, dalla fisica alla letteratura e arte.

Il Palazzo di Brera, sorto su di un antico convento trecentesco dell’ordine degli Umiliati e successivamente passato ai Gesuiti che vi stabilirono una scuola, si rivela come uno dei luoghi a più alta densità di stratificazione storica del Paese.

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Il palazzo deve il suo assetto attuale, solido e austero, a Francesco Maria Ricchini che vi lavorò all’inizio del Seicento. Nel 1773, a seguito dello scioglimento dei Gesuiti, il Collegio di Brera divenne proprietà dello Stato e l’Imperatrice Maria Teresa d’Austria volle farne sede di alcuni dei più avanzati istituti culturali della città: l’Accademia di Belle Arti, l’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, la Biblioteca Nazionale Braidense, l’OsservatorioAstromico e l’Orto Botanico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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La visita guidata a porte chiuse all'Osservatorio di Brera vi porterà alla scoperta di un'eccellenza scientifica della città di Milano, che conserva ancora oggi tutto il fascino del suo antico splendore.

Fondato nel Settecento e tutt'oggi rimasto centro di studi, L'Osservatorio astronomico sorge nel Palazzo di Brera e faceva parte, insieme alla Biblioteca, all'Accademia, all'Orto Botanico e - successivamente - alla Pinacoteca dell'importantissimo complesso di Brera, noto in tutta Europa per i suoi studi avanguardistici in campi differenti.

 

Una visita all'Osservatorio di Brera è un'occasione per ripercorrere la storia dell'astronomia e di quel fascino che da sempre il cielo e gli astri hanno suscitato nell'umanità, ispirando religioni, miti e scienze, ma anche arte, letteratura e poesia.

 

Partendo dal Museo degli Strumenti astronomici antichi, realizzato in collaborazione tra l'Istituto Nazionale di Astrofisica e l'Università degli Studi di Milano, sarà possibile conoscere personalità importanti della storia della Scienza come Newton, Boscovich e Schiaparelli e comprendere l'evoluzione degli strumenti di osservazione, nonché l'importanza per l'astronomia della misura del tempo e anche come lo studio del cielo sia utile a comprendere la Terra per la stesura di mappe geografiche, di cui vedremo uno stupendo esemplare che raffigura la Lombardia, fino alle misure e agli studi relativi alla meteorologia.

 

Ci sposteremo poi nella Cupola originaria, dove oltre a godere di un bel panorama sul centro di Milano, si può ancora vedere il grande telescopio Merz con cui Schiaparelli condusse le sue importanti ricerche sul pianeta Marte e sui "marziani", il quale anche se ormai superato dalle tecnologie moderne che l'Osservatorio possiede nella sede distaccata di Merate, conserva intatti la sua monumentalità e il suo fascino.

 

La visita guidata all'Osservatorio di Brera, condotta da un astronomo, ci porterà dunque un po' più vicini alle stelle e un po' indietro nel tempo, ma ci darà anche una consapevolezza più forte della nostra Terra e ci proietterà nel futuro tra le nuove frontiere dell'astrofisica, facendoci vivere quel fascino senza tempo cui si ispirò tanta arte, da Giotto a Leonardo da Vinci, da Leopardi alle "notti stellate" di Van Gogh

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